Viaggio Fotografico a Marrakech

Sei un viaggiatore?

Sei un viaggiatore con la passione per la fotografia?

Sei un appassionato fotografo ma non ancora viaggiatore?

Beh, in qualunque caso forse ti capita di sognare di esplorare nuove mete, guardare il mappamondo in cerca di ispirazione, oppure rimanere aggiornato sulle tariffe aeree in cerca di una buona occasione per una nuova esperienza di viaggio.

Hai mai pensato a Marrakech? Ci sei forse già stato e pensi di ritornarci? In questo post cercherò di raccontare quello che ho imparato su questa città, vivendola da fotografo freelance.

Marrakech, città meravigliosa, affascinante ed unica, ti strega tanto da volerci tornare spesso e volentieri, oppure ti porta ad odiarla e non tornarci mai più. Divide perchè ha carattere, un carattere forte la città, ed altrettanto la popolazione.

Rappresenta una delle mie località preferite, l’ho sempre vissuta cercando di scavare a fondo nella cultura, negli usi e costumi, per capire e conoscere, per lasciarmi trasportare in un mondo tanto diverso dal “mio”, il mondo del Nord Italia, da stupirmi e “scuotermi” ogni volta. Ogni volta nel ritornare a casa mi ritrovo in testa tanti ragionamenti, tanti quesiti, sociali in primis, vedendo una popolazione certamente meno viziata di me ma forse più legata a sentimenti forti di comunità e collaborazione. Nella fatica, nella povertà, nelle avversità e difficoltà, unita.

Informazioni Basilari, da sapere :

SICUREZZA : Marrakech è una città SICURA. Il turista è protetto e sul turismo la città prospera, dunque vi è particolare attenzione. In tutti i miei viaggi ho potuto portare con me senza problemi l’attrezzatura fotografica, anche vistosa, senza avere mai problemi.Non è una zona “calda” a livello di contrasti socio-politico-religiosi. 

LINGUA : Arabo e Francese sono le lingue parlate e comprese da tutta la popolazione, l’inglese è compreso e parlato dalla maggior parte della gente, vi è grande disponibilità alla comprensione, anche a “gesti” se necessario!

RELIGIONE : Islamica, ma non solo, vi è libertà di professare altri credo religiosi.

VALUTA : Dirham Marocchino . Il cambio attuale è 1 euro = 10.87 dirham.

 

E’ bene sapere che la città ha visto negli ultimi decenni una crescita urbanistica notevole, è popolata da circa 1 milione di abitanti,  la parte “nuova” della città è tecnologica e avanzata, e non è difficile vedere nomi famosi di multinazionali dell’abbigliamento, o lussuosi hotel di catene alberghiere mondiali ecc.. Diciamo una vistosa influenza e contagio del “modello consumistico” mondiale, che dilagando appiattisce gli usi e costumi tipici della gente, delle razze e delle etnie. MA, se siete davvero intenzionati a scoprire la vera cultura marocchina, è assolutamente possibile scegliere di NON frequentare la parte nuova della città, scegliendo di vivere la MEDINA, la città antica, il cuore pulsante di Marrakech.

Anche se hai tonnellate di attrezzatura fotografica a disposizione, viaggia leggero. Crea il tuo Kit perfetto per viaggiare.

La Medina è complessa, si presenta come un enorme labirinto ed è assolutamente impossibile non perdersi per un turista, fa parte del gioco e se lo si prende come tale è anche divertente e stimolante.

Proprio per la dimensione molto ridotta delle strade, delle viuzze, dei cunicoli, si deve essere leggeri e possibilmente occupare il minor spazio possibile, dunque se avevi intenzione di partire con il tuo nuovo zaino fotografico SUPER-CAPIENTE, dove poter impacchettare dieci lenti e due corpi macchina+cavalletto, flash e diffusori… Beh lascia pure tutto a casa e cerca di creare un kit che sia perfetto per viaggiare.

Marrakech- Medina – Luca Zizioli ©

Creare un kit da viaggio “Default”, che vada bene per tutti, è assolutamente impensabile. Ovviamente lo stile fotografico e l’approccio alla fotografia determina la propria attrezzatura. Però a tal proposito è fondamentale fare delle precisazioni, di carattere etico prima che fotografico.

Ci sono paesi nel mondo dove la fotografia non rappresenta un problema, la popolazione accetta di buon grado di essere ritratta e non ostacola la cosa. Non è il caso di Marrakech. Fotografare a Marrakech è tutt’altro che semplice. A livello visivo la Medina è qualcosa di straordinario, è tremendamente “diversa“, affascinante, la gente che la popola è pittoresca, assolutamente fotogenica, e poi i colori, la luce, le tinte calde, l’atmosfera polverosa… è perfetta. Un enorme set naturale e perfetto.

Però per riservatezza, soprattutto femminile, per il filo della trama sociale che si intreccia con la religione, per gli usi e costumi locali, per tutte queste ragioni il 90% delle volte, quando si cerca di “rubare” un ritratto nella Medina, non solo di Marrakech, ma anche delle altre città del Marocco, si può distintamente vedere attraverso il vetrino del mirino la faccia arrabbiata del soggetto che intima al fotografo di smettere di far foto!! Credetemi, i toni non sono sempre cordiali, anzi, ho visto scene nelle quali pensavo che il fotografo di turno si sarebbe ritrovato la macchina fotografica distrutta nel giro di dieci secondi! Io lo capisco, farei lo stesso, immaginate se ogni giorno migliaia di turisti sconosciuti venissero di fronte a casa vostra e vi facessero centinaia di foto, sareste felici??

Per questo vedo spesso i super zoom al collo dei turisti. Certo, fare un ritratto da 50 metri di distanza, con un 300mm, può tenersi “al sicuro”, anche ammesso che il soggetto ritratto si accorga della foto, ci sono sempre i metri di distanza, e ci si può defilare portando a casa delle fotografie, anche di impatto forse, con cui vantarsi con gli amici. Ma in verità non c’è alcun merito, nè onore, nè tantomeno rispetto in questo genere di fotografia.

La ritrattistica passa dal contatto, dallo scambio autentico e ravvicinato, di emozioni e sensazioni. I ritratti autentici sono altri, e a parte portare a casa una “bella foto” è bello portarsi delle belle emozioni che le relazioni personali donano, e sono lo spirito del viaggio stesso.

Dunque tornando all’attrezzatura, il mio consiglio è : se proprio vuoi portarti un super zoom, portalo. Ma cerca di utilizzarlo poco e bene, dai la priorità ad obiettivi a focale minore, che ti portino DENTRO la scena.

Luca Zizioli - Marrakech - Jemaa El Fna
Marrakech- Jemaa El Fna – Luca Zizioli ©

Le Regole alla base di ogni mio viaggio fotografico:

  1. RISPETTO PER LA CULTURA, USI E COSTUMI: Partire per un viaggio informandosi PRIMA in merito a cultura, usi e costumi del posto. Adottare un abbigliamento adeguato alle tradizioni locali, leggere il più possibile per sapere, per capire. Alcune volte dei nostri gesti, anche banali, rappresentano gravi offese per altre culture, è bene saperlo. Essere predisposti ad assorbire e non ad imporre, quando si viaggia, si è ospiti.
  2. CHIEDERE SEMPRE PRIMA DI SCATTARE UNA FOTOGRAFIA : Basta un sorriso, un gesto di intesa, ma quando si frequentano paesi “sensibili alla fotografia” è fondamentale. Alcune volte così facendo si perde la spontaneità del momento, pazienza. Il rispetto prima di tutto.
  3. NON PAGARE PER FOTOGRAFARE : Altro enorme problema del “turismo fotografico”. In paesi dove il cambio di valuta e il potere d’acquisto è molto favorevole per il turista, è molto semplice convincere un soggetto restio a farsi fotografare per qualche soldo. Questa tendenza ha creato problemi importanti a livello sociale in molti paesi, perchè la popolazione locale lascia il proprio lavoro per passare le giornate accalappiando il turista per una foto, chiedendo denaro. E’ diseducativo, è assurdo.
  4. FARE POCHE FOTOGRAFIE, RAGIONATE : Fotografare in digitale aiuta, anche perchè si può scattare gratuitamente un numero pressochè illimitato di fotografie. E’ normale che nelle prime esperienze fotografiche si scatti tantissimo, ogni particolare al nostro occhio MERITA di essere immortalato. E alla fine si torna a casa con migliaia di scatti senza personalità, che poi sei perdono nelle cartelle del computer. Meglio abituarsi a scattare poco, e ragionare sulle immagini. Aspettare il momento giusto, poi alzare la macchina fotografica ed inquadrare la scena. Sembra la cosa più banale del mondo, ma non lo è!
  5. STAMPARE LE FOTOGRAFIE : Al termine di un viaggio, dopo aver guardato, riordinato, post prodotto le fotografie, farne una selezione attenta ed andare al proprio laboratorio di stampa di fiducia è parte integrante dell’esperienza stessa.
Marrakech - Viaggio Fotografico
Marrakech- Souk, my new Backpack – Luca Zizioli ©

Il mio “MARRAKECH KIT”

  • Borsa da Viaggio in Pelle

  • Nikon D610

  • Nikkor 50mm f/1.8G

  • Nikkor 28mm f/1.8G

  • Nikkor 85mm f/1.4D

Consigli Pratici :

PER IL SOGGIORNO SCEGLI UN RIAD, LASCIA PERDERE GLI HOTEL INTERNAZIONALI : i Riad sono le antiche abitazioni autentiche marocchine, che compongono la Medina. Dall’esterno non si vedono, sono circondati da mura perchè la cultura marocchina tendeva a valorizzare l’interno delle abitazioni creando dei meravigliosi giardini che facessero da patio, le mura isolano dal caos e dal calore esterno, e quando dal rumore e dalla confusione della Medina si varcano gli antichi portoni di legno che permettono l’accesso ai Riad ci si sente in Paradiso, tra profumi floreali, canti di uccellini e pace. Le stanze solitamente sono disposte su più piani, e tutte affacciano sul giardino che spesso vede la presenza anche di piccole piscine o fontane, per la raccolta dell’acqua piovana. Sul tetto dei Riad trova sempre posto un meraviglioso terrazzo, che regala indimenticabili momenti di Relax. Alloggiare in un Riad significa immergersi e sostenere la cultura locale, fare un’esperienza unica e meravigliosa in una struttura intima e raccolta. Solitamente le stanze sono poche, nel mio Riad di fiducia a Marrakech sono solo 3, e sono curate in ogni minimo particolare. Il personale è locale e dimostra la straordinaria ospitalità marocchina, infinita disponibilità, dalla cucina, alla pasticceria al servizio. Andare a Marrakech scegliendo un hotel internazionale come alloggio, è una cosa da non fare.

VIVI (E PERDITI) NEL SOUK : il Souk è il gigantesco mercato che si dirama come un immenso labirinto all’interno della Medina, a nord della piazza Jemaa El Fna. E’ dove trovano posto la maggior parte delle attività artigianali locali, divise in zone, dalla lavorazione del legno, del ferro e dei tessuti, alla conciatura delle pelli che poi vengono lavorate per essere trasformate in borse, sandali e cinture. L’artigianato, il vero handmade è un bene prezioso, capita ormai raramente di ammirare i veri artigiani perchè sono scomparsi, schiacciati dalle più proficue catene di montaggio, dalle produzioni seriali. Ma a Marrakech è ancora possibile perdersi in queste viuzze ed osservare l’abilità di chi con le mani e l’ingegno crea oggetti meravigliosi. Cerca di vivere il Souk, ti perderai dopo pochi minuti, è normale, d’altronde sono più di 3000 le vie che compongono il Souk, ma non disperare, mantieni la calma e se possibile non accettare le proposte della gente che si offre di indicarti la strada, perchè poi immancabilmente ti troverai a discutere quando ti chiederanno soldi; semplicemente declina le proposte con un sorriso e un “no, shukran” (shukran=grazie in arabo), e rilassati, la Medina per quanto grande non è immensa, ed essendo circondata da mura prima o poi si ritrova la via! Fotografare nei souk è bellissimo, troverai soggetti e scene davvero interessanti, e tra una fotografia e l’altra potrai anche vivere entusiasmanti trattative economiche facendo shopping!

A MARRAKECH MEGLIO UNA BORSA FOTOGRAFICA CHE UNO ZAINO:  dipende sempre dalle proprie abitudini, ovviamente, io amo gli zaini e normalmente in viaggio il mio più fedele compagno è il LOWEPRO 450AW , ma a Marrakech uso sempre una bellissima borsa in pelle che ho acquistato proprio lì, nei Souk,  anni fa. All’interno ho cucito degli scompartimenti con del semplicissimo feltro che possano proteggere l’attrezzatura limitandone lo sfregamento. E’ molto più pratica, comoda e versatile, soprattutto per chi come me utilizza praticamente solo lenti a focale fissa e spesso cambia obiettivo, l’accesso allo zaino è meno agevole. Inoltre dovendo spesso passare nelle piccole ed affollate botteghe o negozi, l’ingombro dello zaino può inavvertitamente causare disastri!

IN AEROPORTO :  l’aeroporto di Marrakech è poco distante dal centro città, ci si arriva tranquillamente in Taxi in meno di 20 minuti, e la maggior parte dei Riad o Hotel offrono il servizio transfer al prezzo più o meno fisso di 12 euro. I controlli in aeroporto sono approfonditi e se porti attrezzatura assimilabile a FLASH, soprattutto esterni e dotati di generatore, tipo l’ Elinchrom Ranger Quadra,  porta sempre con te LIBRETTO DI ISTRUZIONI e certificazioni rilasciate dalla casa produttrice che il prodotto sia trasportabile in aereo! Tieni presente che se trasporti questi dispositivi ti controlleranno tutto nella maggior parte degli aeroporti, arriva con il giusto anticipo considerando anche questi rallentamenti! A Londra il controllo del mio bagaglio per colpa dei flash esterni è durato circa un’ora una volta!

CAMBIO VALUTA : la valuta a Marrakech è il Dirham Marocchino. Il cambio attuale è 1 EURO= 10,87 DIRHAM. Ti sconsiglio di cambiare i soldi in aeroporto, come spesso capita negli aeroporti il cambio non è troppo favorevole. Il cambio valuta più famoso e conveniente a Marrakech si trova molto vicino alla famosissima piazza Jemaa El Fna, ed è l’HOTEL ALI. Oltre che essere hotel, appunto, dispone di un piccolo ufficio di cambio al piano terra, esteticamente non è certamente l’ufficio di cambio più lussuoso del Mondo, ma probabilmente non troverai cambio più favore di questo in città! (Ecco la posizione precisa dell’ Hotel Ali – Tripadvisor- )

Marrakech - Portrait in the Souk By Luca Zizioli-
Marrakech- Portrait in the Souk – Luca Zizioli ©

Luoghi da non perdere per un fotografo a Marrakech :

  • JEMAA EL FNA : la piazza principale, non a caso patrimonio mondiale dell’UNESCO. Da molti ritenuto il più grande ed affascinante spettacolo a cielo aperto del Mondo, la piazza Jemaa El Fna è sempre brulicante di migliaia di persone, di giorno e di notte centinaia di artisti si esibiscono dal vivo tra danze, musica, incantatori di serpenti, scimmie e rettili. Un vortice di suoni, odori, sapori, immagini che travolgono e incantano. Di notte tutto si trasforma, vengono allestiti e smontati ogni giorno decine e decine di stand che offrono qualsiasi tipo di cibo, ed è doveroso cenare qui almeno una volta, assaggiando il più possibile. E’ bene sapere che gli artisti che si esibiscono chiedono rigorosamente denaro per essere fotografati, per la verità chiedono denaro agli spettatori in genere, per la performance, è pur sempre arte di strada ; ci sono approfittatori ma anche autentici artisti, e sta alla tua sensibilità decidere se donare denaro o meno. La visione notturna della piazza è mozzafiato, e puoi fare fotografie meravigliose dalle terrazze dei numerosi bar che circondano la piazza, sorseggiando un fantastico tè alla menta. In questo caso, e probabilmente solo in questo caso, ti potrebbe essere molto utile un cavalletto, per sfruttare diverse esposizioni anche prolungate.
Jemaa El Fna - Marrakech - Luca Zizioli Freelance Project
Marrakech- Jemaa El Fna Night View – Luca Zizioli ©
  • PIAZZA DELLE SPEZIE : la Piazza delle Spezie si trova al centro della Medina, è parte del Souk, ed è meravigliosamente colorata grazie alle tinte di spezie, saponi, ingredienti per cucina, copricapi, oggetti in giunco, tappeti… Qui è possibile vedere la creazione dell’henné naturale, che viene ricavato triturando delle foglie di “Lawsonia inermis”. Sotto gli ombrelloni al centro della piazza potrai ammirare numerose donne che per ore “battono” in un mortaio le foglie, fino a ridurle in polvere, che vengono poi setacciate. L’unione della polvere con acqua calda, o tè, permette all’henné di essere applicato e di rilasciare l’inconfondibile colore marrone scuro, che tende al rossastro.(N.B. Se volete un tatuaggio all’henné vi sconsiglio categoricamente di farlo alla piazza delle spezie!) . Bellissimo fotografare sia ad altezza “strada”, mischiandosi tra bancarelle ed oggetti, che dall’alto, approfittando delle terrazze dei numerosi bar e ristoranti che circondano completamente la piazza offrendo delle prospettive diverse. 
Place des épices - Marrakech - Luca Zizioli Photography
Marrakech- Place des Epices – Luca Zizioli ©
  • GIARDINI MAJORELLE : riesci ad immaginare uno straordinario giardino botanico, un trionfo di colori e profumi tra migliaia di tipi di piante e fiori che circondano una splendida villa in stile moresco ? I Giardini Majorelle trovano le loro origini nel 1931, per mano del pittore francese Jacques Majorelle, che fece costruire la villa e creò il colore “Blu Majorelle”, con il quale dipinse interamente le pareti esterne. Il giardino fu aperto al pubblico già dal 1947. In epoca più recente, nel 1980, i Giadini Majorelle furono acquistati e ristrutturati dal celeberrimo Yves Saint Laurent e Pierre Bergé. Le ceneri dello stesso Yves Saint Laurent sono sparse nel roseto dei Giadini Majorelle, ed è possibile ammirare un memoriale eretto in suo onore nel giardino esterno alla villa. Un’esperienza fotografica ai Giardini Majorelle è certamente meravigliosa: mille colori floreali e tinte di verde, tra cactus, banani e piante di aloe contrastano con il “Blu Majorelle” e il giallo acceso con cui sono dipinti pareti e muri perimetrali. Fontane e specchi d’acqua regalano splendidi riflessi e prospettive.
  • SITI MONUMENTALI FAMOSI A MARRAKECH : la città offre molti siti monumentali, ti consiglio di chiedere al Riad di ingaggiare una guida che ti porti a visitare i principali, ci sono molti particolari che le guide cartacee non riportano, e soprattutto orientarsi in città come dicevo in precedenza non è assolutamente semplice, e si rischia di perdere moltissimo tempo nel tentativo di trovare i monumenti, mappa alla mano! Sicuramente da non perdere la Moschea della Kutubiyya e il suo splendido Minareto, principale edificio religioso di Marrakech, la scuola coranica Madrasa di Ben Youssef , le Tombe Sa’diane , le rovine del Palazzo El Badi, che ne testimoniano le antiche dimensioni titaniche, e i Giardini Menara, che non costituiscono sito monumentale, ma sono splendidi e rigogliosi e meritano certamente una visita, si trovano fuori dalla città vecchia.
Luca Zizioli freelance photographer - Marrakech - El Badi Palace
Marrakech- El Badi Palace – Luca Zizioli ©

Domande e risposte fotografiche:

  • PORTO UN CAVALLETTO FOTOGRAFICO? Un cavalletto fotografo può esserti utile per fotografare dai tetti o dalle terrazze, sicuramente la piazza Jemaa El Fna merita di essere fotografata di notte ed all’imbrunire , dunque se vuoi fare lunghe esposizioni il cavalletto è necessario. Tuttavia questa è la sola occasione in cui probabilmente lo userai; pensare di aprire un cavalletto in strada, tra fiumi di persone, asini, muli, carretti, motorini che sfrecciano, è assolutamente impossibile. Se hai un bagaglio in stiva e non devi sacrificare altro portalo, ma rimarrà quasi sempre nel Riad, in camera! Portarlo sempre con te è inutile, ingombrerà e sarà un peso in più.
  • SCATTO IN MODALITA’ MANUALE O SEMI-AUTOMATICA? Dipende ovviamente dalle tue abitudini. Anche se sei abituato a scattare in modalità manuale, e riesci ad interpretare con rapidità la luce ambientale, tieni presente che sopratutto all’interno della Medina gli sbalzi di luce sono intensi e repentini, spesso causati dai raggi del sole che infiltrandosi da tettoie e coperture fendono l’ombra delle viuzze del Souk. Per questo dovrai cambiare di continuo le impostazioni della macchina. Io consiglio di scattare in modalità “Priorità di diaframma” , facendo attenzione al tempo di scatto cercando di non scendere sotto i tempi di sicurezza per il micro-mosso. Cerca di conoscere a fondo la sensibilità ISO della tua macchina fotografica, capendone i limiti, ed agisci su quello per assicurarti il tempo di scatto corretto.
  • MI SERVONO FILTRI FOTOGRAFICI? Non ho mai usato filtri neutri protettivi. Trovo che sia assurdo spendere cifre importanti per avere lenti di cristalli iper-trattati per una qualità eccellente, per poi metterci di fronte un vetro. Ti potrebbe tornare utile eventualmente un filtro ND4 per poter scattare a diaframma più aperto in condizioni di luce intensa, soprattutto nella ritrattistica in luoghi aperti e con luce solare diretta.
  • COME FACCIO A SCEGLIERE GLI OBIETTIVI DA PORTARE? E’ una domanda molto difficile, dipende moltissimo dal tuo modo di fotografare, dalle tue abitudini e preferenze. Io non amo gli “zoom tuttofare”,  il genere di lente con estensione focale dal grandangolo al super zoom. Utilizzo anzi praticamente solo lenti a focale fissa. Oltre ad avere mediamente una qualità superiore, le lenti a focale fissa impongono un approccio diverso alla scena, più ragionato, più attento e consapevole. Ovviamente è anche più oneroso in termini economici e più laborioso in quanto spesso si deve sostituire la lente. Come scrivevo in precedenza ti suggerisco comunque di evitare i super zoom, per entrare a contatto personalmente con le scene e le situazioni.
  • E’ RISCHIOSO TENERE LA MACCHINA FOTOGRAFICA IN VISTA? No, Marrakech è una città sicura e il turista è considerato con un occhio di riguardo. In tutti i miei viaggi ho sempre utilizzato attrezzatura fotografica, anche voluminosa e visibile, senza aver mai il minimo problema.
  • NEL SOUK E’ MEGLIO AVERE LA GUIDA? Il primo impatto con il Souk non è semplice. Tra odori, rumori, caos, fiumi di gente, animali, motorini ci si perde e può capitare anche di avere qualche attimo di panico non trovando la strada, nemmeno con l’ausilio di una mappa. Fare un primo giro con una guida certamente aiuta, le guide non sono care e il Riad non avrà problemi a procurarne una che parli la tua lingua. Sicuramente una guida è molto utile anche per iniziare l’approccio fotografico con la gente, capire come funziona avendo la guida che fa da tramite rassicura e rende tutto più semplice. A parte il primissimo approccio, è molto bello godersi il Souk e la Medina da soli, senza guida.
  • CI SONO ZONE O QUARTIERI DA EVITARE?  Le guide sconsigliano di addentrarsi da soli, come turisti, nel quartiere  MELLAH, che è l’antico quartiere ebraico, e nella zona delle TANNERIES , la parte del souk dove sono localizzate le concerie.
  • VORREI FOTOGRAFARE LE CONCERIE, E’ POSSIBILE? La visita alle “Tanneries” per me è doverosa. A livello fotografico lo scenario è di grande impatto, ma oltre alla fotografia ritengo sia un’esperienza di vita da fare. Ti sconsiglio di andarci da solo, le concerie sono una parte del Souk non turistica, e appena ti avvicinerai da solo alla zona delle Concerie sarai raggiunto da decine di persone del posto che ti proporranno molto insistentemente di farti da guida.  A MARRAKECH RIFIUTA SEMPRE GUIDE NON AUTORIZZATE , ti daranno solo problemi e avrai lunghe discussioni quando alla fine della “visita” ti chiederanno denaro, anche con toni aggressivi. Sappi che nelle concerie l‘odore è insopportabile, anche per questo motivo spesso anche le guide non gradiscono portare i turisti, ma se insisti una guida che ti porterà la troverai!
  • COME POSSO APPROCCIARE LA GENTE PER UNA FOTOGRAFIA? A Marrakech la gente è molto attenta e disponibile a comprendere e dialogare. Molte volte basta anche solo un gesto, indicando la macchina fotografica, per avere o meno il consenso ad una fotografia. Mantenere il sorriso e la positività aiuta molto, ovviamente. Fai attenzione se vuoi fotografare artisti di strada nella piazza Jemaa El Fna, contratta sempre PRIMA il prezzo, tieni qualche moneta in tasca in modo da avere del cambio disponibile.
  • CHE ACCESSORI IN PIU’ DEVO TENERE NELLA BORSA? In viaggio è doveroso tenere in borsa una scheda di memoria di scorta, anche due. Anche se utilizzi schede di memoria molto capienti può capitare un guasto, capita che le schede improvvisamente smettano di funzionare. Conserva le schede in apposite custodie professionali (costano pochi euro) , che sia anti-urto e anti-acqua , e non risparmiare mai sulla qualità delle schede di memoria, affidati sempre ai marchi più conosciuti. Altra componente che non può mancare è una batteria della macchina fotografica di scorta, e caricabatterie in valigia ( A Marrakech la presa di corrente è uguale a quella italiana e anche il voltaggio è identico). E’ utile avere sempre un panno in microfibra per pulire o eventualmente asciugare l’attrezzatura.
  • NON RIESCO A CONVINCERE LA GENTE A FARSI FOTOGRAFARE, PERCHE’? Essendo un ritrattista so quanto sia difficile fare ritratti a Marrakech. E’ molto facile demoralizzarsi a fronte di continui “NO”, e non è facile mantenere un atteggiamento positivo. Tuttavia non disperare! Mantieni la positività, saluta e sorridi alla gente, mentre vai o torni dal Riad, compra il necessario nelle botteghe e vedrai che già dopo due giorni tutti si ricorderanno di te! Spesso una fotografia negata il primo giorno, è concessa volentieri al terzo.
  • COME POSSO DARE PIU’ PERSONALITA’ ALLE MIE FOTO?  Spesso le proprie fotografie appaiono tutte uguali. Semplicemente CAMBIA il tuo modo di ragionare! Inquadra la scena con un obiettivo che normalmente non useresti, così avrai una prospettiva nuova! Prova a sederti in terra, scatta da lì, oppure trova il modo di salire su un tetto! Rimarrai stupito dal risultato! Le foto scattate ad altezza “occhio” sono più banali per il nostro cervello, perchè siamo abituati a vedere il mondo da quell’altezza, ci avevi mai pensato?

The End.

Spero che in questo post tu abbia trovato informazioni utili per il tuo prossimo viaggio, a Marrakech o nel Mondo.

Se hai qualche domanda lascia un commento, sarò felice di rispondere!

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Buon Viaggio!

2016-10-30T22:09:23+01:00

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