Lampedusa .2020
Ho lasciato a casa la Reflex e son partito con una piccola macchina fotografica, la Fujifilm x100f.
Per gli appassionati di fotografica ecco qualche considerazione (post lungo e nerd).
Fujifilm x100f – La macchina ideale da affiancare ad un corredo Reflex. Ma…
Ad inizio estate Foto Ottica Cavour, mio negozio di fiducia a Milano che ringrazio sempre di cuore per la grande professionalità e disponibilità, mi ha procurato una Fujifilm x100f (usata come nuova). Era da tempo che volevo provarla spinto dal consiglio dell’amico Ezio Franzoni, si tratta di una macchina fotografica esteticamente BELLISSIMA: fascino vintage, costruita magistralmente con materiali e finiture di ottimo livello, con all’interno un cuore super-tecnologico. (Ora è uscito il nuovo modello ancora più performante x100v).
Help. – Lampedusa 2020 – Luca Zizioli ©
La fuji x100f è dotata di obiettivo fisso 23mm (35mm equivalente), non intercambiabile, ed è un bene così non mi passa per la testa di acquistare altri obiettivi fotografici, e inoltre mi permette di concentrarmi sulla fotografia senza pensare di cambiare obiettivo in continuazione (da sempre io prediligo obiettivi a focale fissa dunque in viaggio cambio spesso lente in base alla fotografia che voglio fare). La cosa stupenda è che è piccola, quasi tascabile. L’ho portata con me a Lampedusa e all’Elba, ma anche quando esco per un giro in moto o a piedi. Davvero comodissima.
Photo Credit – Pocketlint ©
Qui sopra vedete di cosa stiamo parlando… dal design alle dimensioni è veramente uno spettacolo. E’ così bella che è un piacere portarla con sé anche solo come “accessorio moda”. Ma la questione cruciale, che mi ha spinto a valutare l’acquisto di una macchina fotografica simile, è che chiunque faccia fotografie con macchine Reflex sa che spesso si lascia tutto a casa perché è una rottura di palle portarsi in giro l’ingombro di macchina e obiettivi.
Anche i più convinti e i più stoici dopo anni di peregrinazioni con quintali di attrezzatura si sono rotti i coglioni. E’ ovvio che nei “viaggi della vita” difficilmente rinuncerò alla resa del Nikkor 70-200 f/2.8 accoppiato alla D850, e probabilmente continuerò a portarmi zaino con almeno 3 lenti e tutto il resto… Però parliamoci chiaro, quante volte nel bel mezzo di u giro in moto ho detto “cazzo, avessi qui ora la macchina fotografica”, e idem all’aperitivo con gli amici e in molte altre occasioni!
Ecco, se cercate qualcosa da affiancare al vostro corredo Reflex, da portarvi sempre in giro senza rotture di palle, non posso che consigliarvi questa macchina.
Lampedusa 2020 – Luca Zizioli ©
Finocchietto selvatico – Lampedusa 2020 – Luca Zizioli ©
Non c’entra una fava, ma in questa fotografia vedete il finocchietto selvatico, che cresce spontaneo in tutta l’isola, sfidando un clima che è semplicemente infernale per qualsiasi pianta o arbusto. Da questa meravigliosa pianta gli abitanti di Lampedusa ricavano semi che utilizzano in cucina come spezia aromatica al sapore di anice, ma soprattutto dovete assaggiare il fantastico liquore al finocchio selvatico, ottenuto con l’infusione dei semi in alchool e zucchero, e servito come amaro a fine pasto. Spettacolare.
Chiosco bandiera rossa – Lampedusa 2020 – Luca Zizioli ©
I file RAW che escono dalla Fujifilm x100f sono veramente notevoli. Pesano circa 50 Mb l’uno e racchiudono una quantità di informazioni in grado di permettervi anche la più invasiva post-produzione. Il sensore APS-C da 24 Mpx vi permette di fare anche crop generosi.
Potete trovare migliaia di recensioni tecniche dettagliatissime ma sapete che non mi interesso più di tanto dei vari dettaglini tecnologici, il punto per me è un altro:
La Fujifilm X-100f è una bomba, è fantastica. L’ho usata tutta estate lasciando a casa tutto il corredo Nikon D85o, obiettivi ecc…
MA HO L’AMARO IN BOCCA
Chiosco bandiera rossa – Lampedusa 2020 – Luca Zizioli ©
Se devo essere sincero, con il progresso tecnologico è diventato tutto più facile. Ormai queste macchine, denominate mirrorless, premettono di scattare fotografie in modalità manuale vedendo già in diretta il risultato (esposizione, profondità di campo ecc..) in pratica è impossibile sbagliare e soprattutto si perde quel minimo di “sfida” dello scatto fotografico.
In pratica per farla semplice per chi non usa macchine fotografiche manuali:
– a pellicola tu mettevi l’occhio nel mirino, vedevi grazie allo specchio interno alla macchina fotografica l’immagine di fronte a te, regolavi tutte le impostazioni (tempo esposizione, fuoco ecc…), scattavi una foto e sentivi quell’affasciante rumore meccanico del pulsante che scattava ed attivava il movimento dello specchio interno, CLACK. Poi non vedevi nulla. Portavi a far sviluppare il rullino (o te lo sviluppavi tu), e solo dopo giorni avevi idea se la fotografia fosse uscita decentemente, se fosse esposta giusta, a fuoco giusta. Quando usciva tutto sbagliato compravi un altro rullino, e ripartivi da capo.
(Avete presente quanti mesi/anni per imparare a fotografare senza errori? Per non parlare del costo tra rullini e sviluppo…conoscere un fotografo era emozionante).
– digitale Reflex (no live view), tu infili l’occhio nel mirino che riporta immagine dallo specchio della reflex, esattamente come a pellicola, pertanto tu vedi l’immagine di quello che hai di fronte senza esposizione o messa a fuoco, tu fai tutte le tue regolazioni (tempo di esposizione, messa a fuoco, bilanciamento del bianco ecc… ma nel mirino non cambia nulla, e devi saper tu cosa stai cambiando), scatti e senti il bellissimo rumore meccanico, e grande novità epocale, puoi vedere subito il risultato della foto sullo schermo della macchina. Se non ti piace rimetti l’occhio nel mirino e sempre “alla cieca” modifichi le impostazioni, e così via. Infinite prove gratis e subito, non compri più rullini.
(Hai presente quanti soldi e tempo risparmiati? Nell’era digitale diventare fotografo è diventato molto semplice. Ci son riuscito pure io. Conoscere un fotografo non è più emozionante).
– digitale mirrorless (vedi Fujifilm x100f di cui stiamo parlando): infili l’occhio nel mirino e (incredibile) vedi UN MINI SCHERMO all’interno del mirino!
Sì, perché non vedi più attraverso lo specchio interno alla macchina fotografica, perché lo schermo non esiste più (mirrorless cosa pensavi?). L’immagine è registrata dal sensore digitale che te la trasmette IN DIRETTA all’interno del mirino che è un mini-schermo LCD ad alta definizione, grande come un francobollo ma estremamente definito. Quando tu fai le regolazioni manuali (tempo di esposizione, messa a fuoco, temperatura del bianco ecc..), lo schermo ti fa già vedere tutte le modifiche in diretta. A prova di scemo insomma.
E poi scatti e mica senti strani meccanismi meccanici, perché è tutto elettronico, nessuno specchio gira, nessun meccanismo meccanico, nessun rumore.
Se sei più comodo, o più orbo, o più pigro, puoi fare tutto senza nemmeno inserire l’occhio nel mirino, usando lo schermo grande sul retro della macchina fotografica.
Non so ragazzi, alla fine la differenza tra macchina fotografica e smartphone è veramente ridottissima, e considerando il progresso tecnologico degli smartphone (sfocato ottico/digitale ecc) a breve secondo me la qualità verrà colmata quasi completamente.
In conclusione, certamente vi consiglio questa mirrorless che è una bomba tecnologica, ma se amate la fotografia, non privatevi dell’esperienza di scattare con una Reflex, e perché no, provate anche la pellicola se ne avete voglia. Le soddisfazioni che ho avuto con la fotografia, se avessi iniziato direttamente nel 2020 con una mirrorless, non sarebbero state possibili.
Poi chiaramente si può sempre dire che le immagini le cattura il fotografo, la sensibilità del fotografo, il merito del fotografo… ma la parte veramente bellissima della fotografia (per un fotografo che non mira ai soli complimenti del pubblico ammirante, dei social e dei like), è la sfida che ogni scatto rappresenta, e più la sfida è complessa più la foto vi rimarrà nel cuore. Non siamo sulla strada giusta.
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